Maria con te

“Regina concepita senza peccato”

Giotto, Incontro di Anna e Gioacchino alla Porta d'Oro, Cappella degli Scrovegni, Padova

Litanie lauretane – 59

Sull’Immacolata concezione di Maria vi sono alcuni equivoci popolari.
Il più diffuso è la confusione di chi pensa che con “Immacolata concezione” ci si riferisca al concepimento di Gesù per opera dello Spirito Santo nel seno di Maria, quando invece ci riferiamo al concepimento di Maria nel seno di sua madre, con il quale cominciò a vivere piena di grazia divina fin dal primo momento, quindi senza quella assenza di grazia a causa del peccato originale che si trasmette nella generazione umana.

Questa confusione nasce in parte dal pensiero negativo riguardo all’atto coniugale, come se fosse peccaminoso in sé, dunque Gesù concepito senza l’atto coniugale sarebbe concepito in modo immacolato.
È un pensiero del tutto sbagliato e influenzato da una mentalità manichea, presente fin dall’epoca dei primi secoli della Chiesa, a cui ha contribuito anche sant’Agostino, e purtroppo persistente e diffuso anche se spesso chiaramente rifiutato dal buon insegnamento della Chiesa, soprattutto in epoca recente (cfr. Giovanni Paolo II e Amoris laetitia di Papa Francesco).

A questo pregiudizio negativo fa riferimento anche la tradizione medievale secondo la quale Maria sarebbe stata concepita dal bacio tra Gioacchino e Anna, quindi anche lì senza atto coniugale e perciò immacolata, quando si incontrarono  alla Porta Aurea di Gerusalemme dopo un periodo di separazione e di esilio a causa della loro sterilità (secondo il protovangelo di san Giacomo).
Questo episodio è ritratto meravigliosamente dal dipinto di Giotto della Cappella degli Scrovegni di Padova.

Noi invece con Papa Francesco gioiosi affermiamo: “In nessun modo possiamo intendere la dimensione erotica dell’amore come un male permesso o come un peso da sopportare per il bene della famiglia, bensì come dono di Dio che abbellisce l’incontro tra gli sposi. Trattandosi di una passione sublimata dall’amore che ammira la dignità dell’altro, diventa una «piena e limpidissima affermazione d’amore» che ci mostra di quali meraviglie è capace il cuore umano” ( Amoris laetitia).
Con il mio  commento, discretamente, do il mio contributo a spiegare il senso di questa litania.

Leggi o scarica La voce del Rosario, “Regina concepita senza peccato” (Maria con te, n. 17 – 2021)

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