Sorpresi dall’amore. Incontri personali con Cristo – Settimo capitolo
Il personaggio del Vangelo protagonista del capitolo “Nella massa ciascuno è conosciuto” di Sorpresi dall’amore è quello che popolarmente viene spesso chiamato “il paralitico della piscina probatica”, ma che il vangelo definisce semplicemente come “un uomo che da trentotto anni era malato”. Era dunque una malattia cronica e molto invalidante, ma non è detto che fosse una paralisi.
Cosi comincia il mio racconto: “Malato da trentotto anni, disteso sul suo lettuccio presso i portici della piscina detta Betzatà.
Il suo problema non era quello di non riuscire ad arrivare all’acqua, ma che qualcun altro vi arrivasse prima di lui, giacché, si diceva, solo al primo veniva accordata la guarigione, quando l’acqua si agitava.
Il suo lamento – « Non ho nessuno che mi immerga» (Gv 5,7) – era dovuto alla constatazione che solo con quell’aiuto sarebbe potuto arrivare per primo. Gli altri malati, forse, avevano amici e parenti che li accudivano e si preoccupavano di immergerli al momento buono. Per lui la malattia era stata lunga ed era ormai solo.”