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L’AMORE DI PAPA’ E MAMMA SCIOGLIE IL NODO EDUCATIVO

Oggi 28 giugno ricorrerebbe il 51esimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Valentino Guglielmi. In suo ricordo pubblico un suo pensiero, che chi lo conobbe gli avrà sentito predicare iù di una volta. semplice, profondo, suggestivo e molto pastorale. E’ pubblicato nell’opuscolo “Ti Amo” con il titolo che riporto.


EDUCAZIONE E AMORE
05. 08. 02

I problemi emergenti nella crescita dei figli chiamano a giudizio l’amore coniugale dei genitori. Tocca a papà e mamma sciogliere il nodo venuto al pettine. Converrà che nessun problema per quanto piccolo in apparenza venga sottovalutato e più ancora sarà indispensabile affrontare le cose con distacco e lucidità. La complicazione che ha messo in sofferenza il figlio, non importa quando e da quale intoppo sia nata, gli deforma la percezione della sua sorgente. Alla sorgente và cercato il bandolo della matassa. La sorgente è fuor di dubbio l’amore coniugale dei genitori. Ogni problema si ripercuote là e và affrontato esattamente là.
Il figlio percepisce a pelle, sebbene non riesca sempre a valutare la cosa con sufficiente consapevolezza, che il senso della sua vita è nell’amore coniugale di papà e mamma e va là a specchiarsi per sapere qualche cosa di sé e per capire come potrà comportarsi.
Dunque papà e mamma devono rivedere il senso del loro rapporto. Se uno di loro presume di muoversi da solo senza dare valore al ruolo del partner di solito aggrava la situazione.
L’amore coniugale attende di essere rimesso in onore. Anche dal punto di vista della fede cristiana il matrimonio è un sacramento capace di rivivere, di essere rimesso alla freschezza della sua sorgente. L’amore coniugale nasce dal dono di sé al partner e fonda una signoria congiunta che non tollera deleghe né può affidare la sua ricchezza responsabile ad alcun altro.
Il primo compito della moglie è quello di riservare al marito il primo posto nella sua mente e nel suo cuore. Il primo compito del marito è quello di onorare sua moglie coltivando la massima attenzione alle sue qualità femminili.

L’impresa domanda ad entrambi una grande disponibilità a quella ricchezza esigente che si chiama umiltà. Quando uno dei due sottovaluta l’altro mette in confusione il figlio, gli sottrae lo specchio della sua personalità. Più che la diagnosi dello specialista per quanto scientificamente accurata vale l’attenzione umile dei genitori.  

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