A Buenos Aires quindici anni fa, il Vescovo mons. Bergoglio compone una semplice preghiera, che prende spunto dalla struttura della mano: una preghiera per ogni dito. Fin dai primi giorni dopo la sua elezione a Vescovo di Roma, circolava sul web. Piace molto ai bambini, ma anche a chi sa farsi bambino nella preghiera. Per facilitarne la conoscenza la ripropongo qui, anche nell’originale. Ricordiamoci che la mano ha tantissime risonanze umane, affettive, culturali, poetiche, bibliche. Nel libro di Isaia (49,16), Dio ci dice che ci ha disegnato sulle palme delle sue mani, per questo non si dimenticherà di noi, nemmeno se una madre si dimenticasse del suo figlio. Gesù prende per mano per guarire la figlia di Giairo, la suocera di Pietro, il cieco di Betsaida, per salvare Pietro che affonda nel lago…e le sue mani piagate dai chiodi della croce e risorte, diventano segno perenne della sua passione e verità della sua resurrezione per l’apostolo Tommaso: “Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani” gli dice Gesù, e per tutti noi. Per molte anime cristiane la preghiera significa mettersi nelle sue mani, e ancor più trovare rifugio nelle sue piaghe. Continuano ad essere le sue mani che, attraverso la Chiesa, ci versano sul capo l’acqua del battesimo, e attraverso quelle del Vescovo e dei sacerdoti ci segnano con il crisma sulla fronte, nella cresima, ci benedicono, ci assolvono nella confessione. Distese sul pane e sul vino fanno discendere lo Spirito Santo che poi transustanzia quel frutto della terra e del lavoro dell’uomo, nel corpo e nel sangue di Cristo. Mi è venuta in mente la mano del Papa che benedice, saluta, accarezza i bambini e i malati. Mano di Cristo ancora presente tra noi.
1. Il pollice è il dito a te più vicino. Comincia quindi col pregare per coloro che ti sono più vicini. Sono le persone di cui ci ricordiamo più facilmente. Pregare per i nostri cari è “un dolce obbligo”.
2. Il dito successivo è l’indice. Prega per coloro che insegnano, educano e curano. Questa categoria comprende maestri, professori, medici e sacerdoti. Hanno bisogno di sostegno e saggezza per indicare agli altri la giusta direzione. Ricordali sempre nelle tue preghiere.
3. Il dito successivo è il più alto. Ci ricorda i nostri governanti. Prega per il presidente, i parlamentari, gli imprenditori e i dirigenti. Sono le persone che gestiscono il destino della nostra patria e guidano l’opinione pubblica… Hanno bisogno della guida di Dio.
4. Il quarto dito è l’anulare. Lascerà molti sorpresi, ma è questo il nostro dito più debole, come può confermare qualsiasi insegnante di pianoforte. È lì per ricordarci di pregare per i più deboli, per chi ha sfide da affrontare, per i malati. Hanno bisogno delle tue preghiere di giorno e di notte. Le preghiere per loro non saranno mai troppe. Ed è li per invitarci a pregare anche per le coppie sposate.
5. E per ultimo arriva il nostro dito mignolo, il più piccolo di tutti, come piccoli dobbiamo sentirci noi di fronte a Dio e al prossimo. Come dice la Bibbia, “gli ultimi saranno i primi”. Il dito mignolo ti ricorda di pregare per te stesso… Dopo che avrai pregato per tutti gli altri, sarà allora che potrai capire meglio quali sono le tue necessità guardandole dalla giusta prospettiva.
(Traduzione di Graziella Filipuzzi)
Una oración en cada dedo
1. El pulgar es el más cercano a ti. Asi que empieza orando por quienes estan más cerca de ti. Son las personas más fáciles de recordar. Orar por nuestros seres queridos es “una dulce obligación”
2. El siguiente dedo es el indice. Ora por quienes enseñan, instruyen y sanan. Esto incluye a los maestros, profesores, médicos y sacerdotes. Ellos necesitan apoyo y sabiduria para indicar la dirección correcta a los demás.
Tenlos siempre presentes en tus oraciones.
3. El siguiente dedo es el más alto. Nos recuerda a nuestros líderes. Ora por el presidente, los congresistas, los empresarios, y los gerentes. Estas personas dirigen los destinos de nuestra patria y guian a la opinión pública… Necesitan la guia de Dios.
4. El cuarto dedo es nuestro dedo anular. Aunque a muchos les sorprenda, es nuestro dedo más debil, como te lo puede decir cualquier profesor de piano. Debe recordarnos orar por los más debiles, con muchos problemas o postrados por las enfermedades. Necesitan tus oraciones de día y de noche. Nunca será demasiado lo que ores por ellos. También debe invitarnos a orar por los matrimonios.
5. Y por último está nuestro dedo meñique, el más pequeño de todos los dedos, que es como debemos vernos ante Dios y los demás. Como dice la Biblia “los últimos serán los primeros”. Tu meñique debe recordarte orar por tí… Cuando ya hayas orado por los otros cuatro grupos verás tus propias necesidades en la perspectiva correcta, y podrás orar mejor por las tuyas.