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SE VOGLIO ACCEDERE AL CUORE DI DIO: LA STRADA DELL’UMANITA’ DI GESU’

 Quattro pensieri di don Valentino Guglielmi dal suo manoscritto TI AMO, possono aiutare a considerare l’umanità e la divinità di Gesù Cristo, quindi l’umanità e divinità del suo cuore umano che racchiude la capacità di amare di Dio che è l’amore stesso, l’amore sussistente, l’amore in persona. Deus caritas est. L’ultimo pensiero lo scrisse guardando il crocifisso che sta su un altare laterale della parrocchia di san Pietro di Lavagno, e la scrisse dietro una immaginetta di quello stesso Cristo crocifisso che gli piaceva tanto.


GESU’ UOMO

04. 06. 10
“E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e davanti agli uomini”. (Lc 2, 22).
Gesù dunque nella sua umanità andava acquistando consapevolezza della sua divinità, là dove era da solo ad avere tale consapevolezza.
Lo Spirito Santo mi guida a cercare Gesù là dove è da solo a conoscere se stesso come Figlio del Padre e dove è pure da solo a cercare l’intimità di ciascuna persona, la mia intimità.
Non esistono formalizzazioni – parole definitive – per dire l’emozione di quel dialogo con lui.
GESU’ UOMO
04. 07. 17
L’icona di Rublev.
I tre angeli convergono con gli occhi e tutta la loro persona sull’agnello immolato. La luce degli occhi dei tre rischiara l’agnello sul quale riversano una tenerezza struggente.
Se desidero conoscere qualche cosa di loro mi conviene guardare là dove essi guardano: l’umanità di Gesù Cristo. Il quale, da uomo, è cresciuto acquistando la consapevolezza del suo essere esattamente da quei tre sguardi incrociati su di sé.
CONOSCERE DIO
04. 09. 23
Gesù è Dio fatto uomo. Se voglio accedere al cuore di Dio, là dove si è dato a conoscere come Padre, Figlio e Spirito Santo, mi conviene percorrere la strada dell’umanità di Gesù. Io sono la via. Il campo della ricerca è il Vangelo nel quale sono custoditi i particolari della vita di Gesù perché io li desideri come si amano i tratti minimi di una persona cara.
Gesti e parole compongono un discorso articolato, nel quale le pause non sono meno importanti delle parole. La natura del discorso, la sua ritmicità e gradualità si modula nel detto e nel non detto. Sembra appartenere alla natura del discorso il gioco del lasciar vedere e del nascondere, dovrò accogliere quello che vedo e infilarmi alla ricerca di quello che non vedo.
Qualche cosa mi è data perché io possa avere una base di partenza e sia invogliato alla ricerca dello spessore della realtà che resta da scoprire.
La bellezza visibile è porta d’accesso che mi affascina e mi attrae promettendomi felicità. Lo Spirito Santo con la sua grazia agisce da fuori di me illuminando la bellezza del volto di Gesù e da dentro sostenendo il mio desiderio perché io decida di muovermi. Egli mi apre gli occhi e mi da coraggio perché io non sia frenato dal timore di essere inferiore all’impresa.


CROCIFISSO
04. 10. 18
Il corpo di Gesù Cristo esposto nudo sulla croce è offerto al Padre e a ciascuno di noi.
Offerto come bellezza violata e dolente, come rifugio, come parola univoca e definitiva:”ti amo”.
E’ lo stesso corpo nato da Maria Vergine che si dona pane eucaristico alla bocca di chi si accosta per mangiarlo

Crocifisso di Brunelleschi (1410-15)

o.

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