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AMORE DI DIO (E AMORE CONIUGALE) di don Valentino Guglielmi

In questo pensiero di don Valentino, pubblicato nella raccolta Ti Amo, si può notare la sua grande capacità di sintesi: in poche righe parla di tutto il mistero della vita umana nel mondo, della storia della salvezza e del suo dipendere dall’amore, della lotta, del peccato, della redenzione, della libertà, dell’amor coniugale e dell’amore di Dio. Va letto e riletto varie volte lentamente.

AMORE DI DIO
05. 01. 14
 Colui che ama desidera identificarsi con la persona amata e quasi diventare lei, non come per annientarla, ma per riscaldarla così che possa fiorire dal di dentro in tutta la sua ricchezza. Operazione folle che ha la sua sorgente in Dio. Dio infatti ha tanto amato gli uomini da voler diventare uno di loro, impegnandosi totalmente nell’operazione. Dio Padre ha inviato l’altro se stesso, il Figlio e l’afflato che li unisce, lo Spirito Santo.
L’impresa coinvolge tutta la sapienza e la bontà di Dio, perché gli uomini si sono allontanati da Lui voltandogli le spalle. Non è pensabile piegarli contro la loro volontà, ne resterebbero svuotati e Dio si ritroverebbe ad avere in mano un pugno di marionette.
La libertà umana è splendida e tremenda, tanto sublime ed illimitata nell’amore quanto esposta ad ogni sorta di malvagità e di abiezione.
Vediamo Pentecoste. Il fuoco diviso in tante lingue ha rischiarato ciascun volto presente, lo ha illuminato da dentro per distinguerlo mettendone in evidenza unicità e solitudine.
Ha onorato le sue creature una per una ed ha  aspettato con delicatezza che se ne accorgessero e diventassero capaci di portare ad altri quel fuoco che li ha illuminati e riscaldati. Colui che si impegna a continuare l’impresa rischia se stesso come Gesù, contraccambiato dall’amore di alcuni, inchiodato alla croce dall’odio degli altri.
Se dunque ho da essere ipse Christus lo potrò essere come colui che contraccambia l’amore, dato che lui ha voluto essere me.
Per questo più mi svuoto del mio io più mi ritrovo a livello superiore senza timore che il gioco si rompa sul più bello, il più bello sta sempre più su. E’ quanto accade nell’amore coniugale: “ti respiro, desidero diventare te”. L’uomo è tanto virile quanto sa essere attento ad ogni messaggio che affiora sul viso di sua moglie e lei tanto più signora quanto meno pretende di piegare il marito.
L’uno e l’altra si avventurano per strade che non conoscono, alla conquista della loro libertà. Nell’impresa entrambi sono accompagnati dalla dolce sofferenza di constatare che il desiderio è sempre superiore alle capacità reali, le quali per altro possono essere costantemente superate. 


foto di Sofia Mardegan


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