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COMUNICARE – FARE COMUNIONE – E’ AMARE, commento di don Mauro Leonardi al messaggio di Papa Francesco del 24 gennaio 2014

Il quotidiano Avvenire pubblica brevi commenti al recente messaggio del Papa per la giornata delle comunicazioni sociali. Tra gli 8 commentatori scelti c’è don Mauro Leonardi a cui hanno chiesto di commentare la frase sull’icona del buon samaritano:

 “L’icona del buon samaritano, che fascia le ferite dell’uomo percosso versandovi sopra olio e vino, ci sia di guida. La nostra comunicazione sia olio profumato per il dolore e vino buono per l’allegria. La nostra luminosità non provenga da trucchi o effetti speciali, ma dal nostro farci prossimo di chi incontriamo ferito lungo il cammino, con amore, con tenerezza. Non abbiate timore di farvi cittadini dell’ambiente digitale. È importante l’attenzione e la presenza della Chiesa nel mondo della comunicazione, per dialogare con l’uomo d’oggi e portarlo all’incontro con Cristo: una Chiesa che accompagna il cammino sa mettersi in cammino con tutti. In questo contesto la rivoluzione dei mezzi di comunicazione e dell’informazione è una grande e appassionante sfida, che richiede energie fresche e un’immaginazione nuova per trasmettere agli altri la bellezza di Dio.” 
il messaggio completo di Papa Francesco si può trovare su questo blog nel post precedente a questo.
Il commento richiesto a don Mauro dal quotidiano non doveva superare i 1500 caratteri. E’ interessante questo modo di ritornare a riflettere sulle parole del papa per coglierne la grande profondità. Ecco il commento di don Mauro (pubblicato anche sul suo sito Come Gesù):

L’icona del Buon Samaritano è un’immagine molto forte che Bergoglio aveva giù utilizzato nel 2002, quindi è frutto di una lunga meditazione. Per lui comunicare è creare comunione, farsi prossimo. Al centro non è più il messaggio, ma sono le persone che comunicano: il messaggio è il mezzo. Chi ha un blog sa che se non c’è autenticità, se non ci sono relazioni, non si comunica. Allora leggi il Messaggio del Papa e cerchi tra i tuoi file olio e vino per guarire e portare allegria, e relativizzi i curriculum vitae, i titoli di studio, gli aggiornamenti professionali perché capisci che è finito il tempo del dialogo da salotto: bisogna uscire e camminare per strada senza sapere chi incontrerai per arrivare a luoghi dove tutta la tua cultura e le tue sagaci espressioni saranno un bel programma solo se hai capito che comunicare – fare comunione – è amare. Non stiamo a raccontarcela: non si è prossimo finché l’altro non ci scomoda. L’unica prossimità del cristianesimo è l’amore. Si può fare il buon samaritano per tanti motivi: perché è da uomo civile, perché è giusto, ma l’unica prossimità del cristianesimo è l’amore. Non è prossimità quando vuoi che i poveri che assisti vengano puntuali, non sporchino e non ti dicano che non piace loro il pane e marmellata che dai loro per pranzo al posto della pasta. E uguale – proprio uguale – è per la rete, perchè lì ci siamo noi. Poveri. Persone. Forse basta leggere l’ultima riga “trasmettere agli altri la bellezza di Dio”, e premere invio.

Un pensiero su “COMUNICARE – FARE COMUNIONE – E’ AMARE, commento di don Mauro Leonardi al messaggio di Papa Francesco del 24 gennaio 2014”

  1. Anonimo dice:

    "L'unica prossimità del Vangelo è l'amore" e questo significa "trasmettere agli altri la bellezza di Dio!": un articolo molto bello – questo di Don Mauro Leonardi – che approfondisce e illumina le bellissime parole del Papa in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni

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