Sorpresi dall’Amore, con l’A maiuscola. E’ il titolo del mio nuovo libro. Tutti conserviamo ricordi di sorprese d’amore. Tutti ne desideriamo fare sempre l’esperienza. Non basta mai. La copertina attrae. In questi giorni quando l’ho mostrata agli amici, senza dire nulla, esclamano: bello! Il primo impatto è questo: impressione di bellezza. Il titolo e l’immagine. Non dico di chi è il ritratto, lo si scopre leggendo il libro. Posso dire che nel libro sono presenti vari ritratti, originali. Sono acquerelli che la pittrice Anna Maria Trevisan ha dipinto dopo aver letto i singoli racconti. Si è sentita ispirata ad illustrarli. Ad esprimere con i suoi tratti quei personaggi di cui il libro parla. Personaggi ospitati dalle righe del Vangelo.
Che hanno avuto la fortuna di un incontro personale con Cristo. E’ un libro che coltivo da tempo. Cercavo di scoprire attraverso un’introspezione del personaggio, la sua storia interiore, il suo percorso esistenziale. E la sua unicità davanti a Cristo. Gesù che si avvicina a ciascuno come se fosse l’unico, rispettando la su personalità e la sua storia, le caratteristiche con cui l’ha creato in modo irripetibile. I lettori mi dicono che si ritrovano, si rispecchiano…e che incontrano Gesù. Mi piacerebbe che questo succedesse a tanti, a chi già conosce il vangelo (ma forse su quegli episodi è scivolato via senza tanto approfondirli o che desidera vederli attraverso un’altra angolatura), o chi non ricorda più se ne ha sentito mai parlare. Chi lo legge, se vuole mi potrà dire che cosa vi scopre. Se fossero i tesori nascosti nel campo, o le perle preziose di cui parla Gesù, allora lo ringrazieremo insieme.
Ecco come viene descritto il libro dalla aletta di sinistra della copertina:
Il probabile futuro lettore, quando ha preso in mano il libro, attratto dal titolo e dalla copertina, come primo gesto compie più frequentemente il rovesciamento e legge la descrizione della quarta di copertina, che in questo caso propone una sintesi della prefazione dell’autore. Eccola:
Nelle pieghe dei Vangeli si nascondono tesori. A volte più nascosti, altre volte più facilmente visibili. Ma è necessario comunque cercarli. Sollevare un lembo, aprire e distendere la tela perché quel gioiello che è nascosto risplenda alla vista. Che tesori cercavo questa volta? Nel cuore del cristianesimo batte la convinzione che ogni persona umana è creata da Dio come unica e irrepetibile. E in modo unico viene anche educata e cresciuta, portata a pienezza dallo Spirito Santo che è l’artista divino. Se ciò è vero, come sarà stato l’avvicinarsi del Cristo a ciascuna delle persone che ha incontrato? Come sarà stato da loro vissuto e come si saranno sentiti compresi e conosciuti? Sentivo il desiderio di trovare nel Vangelo, nei gesti e nelle parole di Gesù, nelle reazioni dei suoi interlocutori, traccia di questa unicità. Pensavo che ciò che avrei trovato avrebbe potuto aiutare anche noi a sentirci così cercati e guardati da Lui. E poi orientati a guardare gli altri nello stesso modo. In modo unico.
E’ arrivato nelle librerie in questi giorni, ed è già disponibile per l’acquisto on line (su ibs, inMondadori, Hoepli, Libreria del santo…), a 11,05 euro (il prezzo di copertina è 13 euro): basta andare su Google e digitare il titolo.
Che interessante il suo sguardo dentro al Vangelo, grazie! Per ogni volta in cui ciò che è personale o altrui sembra troppo poca cosa.
Volevo ringraziarla per le belle cose che scrive nel suo libro!
Faccio solo un es: era giorno di ritiro mensile e come spesso accade, proprio in quel giorno,.
mi sentivo un pò scoraggiata da tante cose che rimandano a quel punto di s Escrivà
“Ogni giorno ti capita la stessa cosa: alla sera, al momento dell’esame, tanti desideri e propositi;
al mattino e al pomeriggio, nel lavoro, tutte difficoltà e scuse. etc etc..”
Dunque mi trovo a leggere il primo episodio del suo libro: è Pietro che, con le reti vuote, dice:
“ma non avevo proprio voglia di ascoltarLo quel giorno…
chiusi gli occhi e mi scoraggiai profondamente: ecco io sarò tra i cattivi, non ho scampo…
Gesù aveva letto nel mio cuore lo scoraggiamento e mi avevo risposto come chiedevo io, con i fatti…” ( in questo caso…con il libro! Che mi ha ridato la carica giusta per andare a…farmi riempire le reti…) Grazie!
Mi sono ritrovato a leggere il capitolo di Nicodemo. Per la prima volta ho realizzato che per iniziare si può saltare la gavetta perché veramente si rinasce da Dio… e quello che Nicodemo stenta a capire, adesso mi è così chiaro perché si tratta di una vicenda che coinvolge il cuore. Anch'io così sono appagato con Nicodemo,
"…E anche Nicodemo lo capì quando schiodò il suo corpo dalla croce e lo depose nel grembo della madre".
Grazie.
Ho letto stamattina l'ultimo capitolo, l'Altro. Leggetelo anche voi è bellissimo e ha l'aria di essere proprio vero, assomiglia tantissimo a Gesù e soprattutto a Maria.