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| Madonna del parto-Chiesa di S:Caterina,Venezia |
Negli ultimi giorni della novena del Natale, nei giorni dal 19 al 24 si leggono nella Messa del rito romano, i brani del vangelo di san Luca precedenti alla narrazione della nascita di Gesù. Dal 22 al 24 dicembre: il Magnificat, la nascita di Giovanni e il Benedictus di Zaccaria. In questi tre brani del Vangelo di Luca (primo capitolo, vv 46-79) ricorre 5 volte la parola “misericordia”. Nella meditazione mi soffermo su questo particolare segnalando che in ebraico il vocabolo che esprime misericordia fa riferimento alle viscere materne: rahamim. Nella meditazione non lo dico ma conviene notare che nel cantico di Zaccaria il secondo riferimento alla misericordia è tradotto in italiano “tenerezza e misericordia del nostro Dio” che rende l’originale greco “viscere di misericordia del nostro Dio”. San Luigi Maria Grignon de Monfort, nel suo Trattato della vera devozione alla Vergine Maria, scrive che “Dio Figlio è disceso in quel seno verginale, come il nuovo Adamo nel suo paradiso terrestre, per trarvi diletto e per operarvi di nascosto meraviglie di grazia”
