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CIAO, MADRE, su “Maria con te” dell’8 dicembre 2019


Nel numero dell’8 dicembre di “Maria con te” ci sono molti articoli interessanti intorno al dogma dell’Immacolata Concezione di Maria e alla sua devozione. Nella mia rubrica proseguo a commentare invocazioni della salve Regina. Torno sul saluto “Salve” che ripetiamo una seconda volta dopo le varie invocazioni; Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza, speranza nostra. Con un accenno alla storia dell’indio Juan Diego di cui celebriamo la memoria il 9 dicembre.
LA DOMANDA

Tra alcuni amici serpeggia la polemica sull’impegno di papa Francesco nel campo dell’ecologia. Dicono che il Papa non si dovrebbe mettere in questioni dibattute 
in campo scientifico, dovrebbe piuttosto richiamare il mondo su altri temi come l’aborto, l’eutanasia, ecc. Come posso rispondere? 
Ugo, Siena 
In vari modi. Per esempio, dicendo che il Papa richiama anche su quei temi, ma non solo su quelli, aprendo la riflessione sull’agire buono anche su tematiche forse trascurate. L’attenzione alla custodia del creato è un tema squisitamente morale: il creato è un bene che abbiamo ricevuto da custodire, coltivare e far fruttare da buoni amministratori, e ha conseguenze decisive sulla salute e il benessere delle generazioni future, vi sono implicate molte virtù cristiane e molte beatitudini. I temi di dottrina sociale della Chiesa suscitano sempre contrasti proprio perché incidono fortemente sulla vita vera e chiedono cambiamenti. È ciò che il Vangelo deve fare, diventare vita. Anche Leone XIII, che nella Rerum Novarum affrontò i temi del lavoro per umanizzarli, fu fortemente criticato. Ma grazie a quegli interventi il mondo del lavoro diventò più rispettoso dei diritti umani. 

SALVE REGINA/6

Abbiamo cominciato la Salve Regina con il saluto: Salve! Ma non basta, la vogliamo salutare ancora, come le persone che si vogliono bene. L’espressione semplice dell’amore prolungata nel tempo esprime la tensione che l’amore ha verso l’eternità, vuole durare per sempre. E in questo modo vuole anche esprimere quanto è intenso e grande. Ho digitato la parola Salve su un vocabolario latino-italiano trovato con Google. Con un sorriso ho letto la traduzione italiana che mi ha proposto: Ciao! Pensate che bello se traducessi- mo la Salve Regina così: Ciao Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza, speranza nostra, ciao! Lo prendo come un invito di Maria ad avere con lei un rapporto semplice e affettuoso come di un bimbo con sua madre. Nel racconto più antico delle apparizioni della Madonna di Guadalupe, il Nican Mopohua, notiamo il rapporto semplice tra Maria e l’indio Juan Diego: «Ella gli disse: “Juanito, mio piccolo figlio, dove vai?”. Le rispose: “Signora e Ragazza mia, sto andando in città a casa tua, per imparare le cose di Dio”. E quando Juan Diego non va all’appuntamento decisivo con Maria, la Vergine gli dice: “Che ti succede, figlio mio? Dove stai andando?”. E Juan Diego rispose al saluto, chiedendoLe: “Stai bene, o Signora mia e Ragazza mia?”. E le spiegò perché non era an- dato all’appuntamento. Dopo aver sentito il discorso di Juan Diego, la piissima Vergine rispose: “Non sono qui Io, tua Madre? Quello che ti spaventa e ti affligge non conta. Non sei forse sotto la mia ombra e protezione? Non stai sul mio cuore e fra le mie braccia? Di che cos’altro hai bisogno?”». 

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