Commento al Vangelo, Vangelo della domenica

Vide i fratelli e il loro padre

Vocazione di Pietro e Andrea (Duccio di Buoninsegna). National Gallery of Art, Washington

Commento al Vangelo della terza domenica del tempo ordinario (A)

Nella terza domenica del tempo ordinario (anno A) leggiamo l’inizio della predicazione di Gesù e la chiamata dei primi discepoli.

Mt 4,12-23
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali (…) Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.      

L’arresto di Giovanni è il segno per Gesù che è giunta l’ora di cominciare a predicare. Il suo precursore sta percorrendo le ultime tappe dell’aprire la strada al Verbo di Dio: il carcere e la morte. Gesù lancia l’invito di poche parole “Convertitevi, perché il regno di Dio è vicino”(Mt 4, 17). Sono le stesse parole che diceva il Battista (Mt 3,2). Convertitevi, in ebraico: ritornate! In greco: cambiate modo di pensare! Noi potremmo intenderlo anche come: voltate lo sguardo per vedere cosa sta accadendo: il regno di Dio è vicino.
Usare le  stesse parole di Giovanni è un bellissimo elogio di Gesù per lui. Gli fa capire che le sue parole sono valide anche adesso che é in prigione. Sono vive perché sono anch’esse parola di Dio, e quindi rimangono sempre. Erano ispirate da Dio, e adesso il figlio di Dio le ripete con una forza più grande. Anche la chiamata di Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni, che erano discepoli del Battista, è una conferma della validità della sua missione. Lo sguardo di Gesù è importante: Matteo dice che Gesù “vide” Pietro e Andrea, poi “vide” Giacomo e Giovanni con il loro padre. Nello sguardo di chiamata di Gesù c’e anche il loro padre Zebedeo. Chiamato a lasciarli andare con lui, a soffrire della loro assenza nel lavoro di pesca. I quattro amici sono conquistati dalla parola di Dio che li chiama e seguono Gesù. Zebedeo, forte come il tuono, impetuoso come i suoi figli, docilmente li lascia partire. Anche lui più tardi starà vicino al maestro e lo servirà con i suoi beni, insieme a sua moglie Salome. Insieme ascolteranno la promessa del cento per uno per chi lascia che i figli seguano Gesù. Saranno testimoni delle pesche miracolose, delle tempeste sedate sul lago. Del discorso del pane della vita. Dei miracoli di guarigione. Comprenderanno che quel passaggio di Gesù, quel giorno, sulla riva del loro lago, non rinnegava il valore del loro lavoro di pesca, ma lo proiettava su più vasti orizzonti: vi farò pescatori di uomini. I loro figli e gli amici dei loro figli, discepoli di Gesù, ascolteranno e rilanceranno attraverso la Scrittura e la Tradizione della Chiesa fino ai nostri giorni quell’annuncio di conversione e di sequela di Cristo. Nella “domenica della Parola di Dio”, capiamo che la grande luce che appare in Galilea, profetizzata da Isaia, è la parola di Gesù che invita alla conversione e che invita a seguirlo. E’ anche la luce dell’ascolto di chi si converte ed è guarito, e di chi lo ascolta e lo segue da vicino. Gesù oggi continua a percorrere la Galilea che è tutto il mondo, ad annunciare il Vangelo del Regno. Gli chiediamo che sia lui a predicare nelle nostre messe come allora faceva nelle sinagoghe, che la forza della sua parola provochi la conversione e la sequela, e che guarisca “ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo”.

Un pensiero su “Vide i fratelli e il loro padre”

  1. Zebedeo: forte, impetuoso MA docile alla parola di Dio! Questo chiedo per me!!! Ci riuscirò, se come i primi saprò volgere lo sguardo nella giusta direzione: il tabernacolo!!!

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